Giusy Ocello | 10 Giugno 2022

La spinta evolutiva della Cooperazione

Per anni, gli scienziati hanno portato avanti la tesi secondo cui l’evoluzione è il risultato di una serie di lotte per la sopravvivenza e per l’affermazione individuale. Uno scenario che, si è scoperto più tardi, potrebbe non essere del tutto vero. 

La larga diffusione di comportamenti cooperativi all’interno della società ha spinto gli studiosi a ripensare al processo evolutivo come conseguenza di azioni altruistiche e condivise. Secondo questa nuova visione, il vero motore dell’evoluzione potrebbe essere proprio la cooperazione. 

 

Sopraffazione VS Cooperazione nella teoria evoluzionistica

In uno studio del 2012 pubblicato su Current Anthropology,  lo psicologo Michael Tomasello evidenzia come, nella storia evolutiva dell’uomo, la collaborazione sia nata dalla ricerca di un vantaggio condiviso. In sintesi: la cooperazione serve per sopravvivere. 

Pensiamo, dice Tomasello, al comportamento cooperativo come a un processo in due fasi, che inizia nei piccoli gruppi di cacciatori-raccoglitori, per poi diventare più complesso in concomitanza con la crescita culturale della società. 

A un certo punto della nostra evoluzione, ipotizza lo scienziato, gli esseri umani hanno avuto il bisogno di agire insieme per potersi nutrire. Un’interdipendenza che ha permesso lo sviluppo di abilità cooperative speciali, specifiche dell’uomo, come la divisione equa del bottino, la condivisione di obiettivi e strategie, la comprensione dei ruoli, la capacità di coordinarsi. Elementi che, ieri come oggi, hanno un peso enorme nella buona riuscita di un’attività di cooperazione finalizzata al raggiungimento di un obiettivo. 

 

Cooperazione come volano di crescita e di innovazione

Solidarietà e cooperazione rappresentano quindi una strategia vincente che, nei secoli, ha permesso all’uomo di superare limiti ed ostacoli, in un percorso di crescita e innovazione fondato sulla condivisione dei saperi e delle capacità. 

Concetti che possiamo applicare ancora oggi, nella nostra quotidianità.

Facciamo un passo indietro. La ricerca di una cooperazione parte dalla necessità di raggiungere un obiettivo importante, al quale si può arrivare soltanto attivando comportamenti di tipo collaborativo. L’obiettivo viene quindi condiviso con una persona, o un gruppo di persone, che possono aiutarci a raggiungerlo. 

In questo percorso, empatia, rispetto, condivisione e fiducia sono le leve necessarie per raggiungere il risultato. Si tratta di una dinamica in cui l’interesse del singolo è subordinato al bene del gruppo, nel pieno rispetto delle individualità e del contributo che ogni partecipante può apportare per raggiungere il risultato.

La cooperazione intesa in questo senso può avere diversi vantaggi. Tra cui stimolare la creatività, massimizzare le conoscenze dei singoli, facilitare l’acquisizione di nuove abilità, produrre soluzioni innovative. Non è solo il volano dell’evoluzione, ma è la chiave che permette di ottenere le migliori soluzioni in termini di gruppo e di obiettivi da raggiungere con i clienti.

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