Giusy Ocello | 22 Settembre 2022

Il valore della gentilezza nel rapporto coi clienti (e non solo)

In una società in cui l’ostilità e l’egocentrismo spesso vengono camuffati sotto il nome della “sana competizione”, la vera forza di una persona sta nella sua gentilezza. 

La gentilezza abbatte i muri della diffidenza. Abbatte per costruire ponti che collegano le persone le une alle altre. 
Per quanto un gesto gentile o attento possa apparire come un segno di debolezza o remissione, la gentilezza è la chiave che ha il potere di generare quell’empatia necessaria ad uno scambio chiaro e sincero tra due o più persone. E questo vale sia nei rapporti personali, che in quelli lavorativi.

La gentilezza tranquillizza, rassicura, apre, cementifica, ci fa sentire bene. 

Gentilezza come punto di partenza del lavoro di squadra

La gentilezza si manifesta con atteggiamenti chiari, sinceri, che nulla hanno a che fare con il falso buonismo a cui siamo sempre più abituati. Ascolto, rispetto, comprensione, fiducia, sono lontani da una formalità svuotata di sentimento. 

La gentilezza vera comprende un atteggiamento di generosità e umiltà, che si trasforma in atti concreti, che sfociano nella quotidianità delle persone, nei loro rapporti personali, lavorativi. 

Nella quotidianità di un ufficio, la gentilezza favorisce lo spirito di squadra, supportando la produttività. Soprattutto quando la gentilezza riguarda la leadership. 

In un’indagine condotta da Infojobs, è stato chiesto a oltre 2mila persone che ruolo avesse per loro la gentilezza all’interno del contesto lavorativo. Circa il 64% degli intervistati ha affermato che nel mondo del lavoro c’è sempre spazio per la gentilezza. Per il 25,4% dipende dal contesto. Per il 10,2%, invece, c’è troppa competizione per essere gentili. Alla domanda di cosa si intenda per gentilezza al lavoro, il 65% degli intervistati ha risposto che è un punto di forza, per il 20% un valore imprescindibile. 

La verità è che la società ha bisogno di gentilezza. 

Gentilezza per cementificare il rapporto coi clienti

Crearts fa parte di quel 20% che ritiene che la gentilezza sia un valore imprescindibile. Nei rapporti dentro l’ufficio e in quelli con i nostri clienti. 

Un rapporto di collaborazione parte dal riconoscimento di un bisogno o di una mancanza. L’azienda che chiede una consulenza sa che al suo interno c’è un tassello mancante, che deve essere riempito dall’agenzia. La mancanza genera un sentimento iniziale di smarrimento. E proprio in questa fase di presa di consapevolezza, la gentilezza può essere la carta vincente che fa la differenza nella buona riuscita di un progetto, perché stimola il clima ideale per una collaborazione proficua. 

Rivolgersi a un cliente con gentilezza lo aiuta a fidarsi, lo fa sentire accolto, nel luogo giusto. Questo predispone la sua mente ad aprirsi e a parlare delle necessità aziendali in maniera sincera, fluida. Allo stesso tempo, aiuta l’agenzia ad assumere il giusto atteggiamento di ascolto. Il clima ideale per una crescita reciproca. 

È per questo che i clienti di Crearts decidono di restare: perché sanno che in Crearts troveranno sempre un interlocutore attento e gentile a cui rivolgersi.

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