Giusy Ocello | 12 Gennaio 2023

Consapevoli, per guardare indietro e progettare il futuro

La tua visione diventa chiara solo quando guardi dentro il tuo cuore. Chi guarda fuori, sogna. Chi guarda dentro, si sveglia.

(Carl Gustav Jung)

Questa frase, estrapolata da Il Libro Rosso di Gustav Jung offre uno spunto di riflessione importante, per ciò che riguarda la crescita interiore e professionale dell’individuo, ma anche il percorso di differenziazione ed evoluzione di un’azienda. 

Jung è una delle figure più note della psicologia psicoanalitica. Il suo approccio allo studio della psiche offre un punto di partenza nella comprensione delle dinamiche umane comportamentali. 

Per Jung, la psicologia è uno strumento fondamentale nelle mani dell’uomo, utile a comprendere l’origine delle proprie ombre, delle paure che limitano il suo presente. 

La conoscenza, e quindi la consapevolezza, della propria psiche è rivelazione e libertà. Libertà di vivere un presente più pieno, illuminato. 

Conoscenza come base della consapevolezza. Di sé, innanzitutto, ma anche dei progetti, imprenditoriali e non, che vengono portati avanti. 

Consapevolezza aziendale

Uno dei problemi principali che riguarda le dinamiche aziendali è che spesso la gestione delle attività non viene svolta in maniera progettuale, strategica. E questo succede perché manca la consapevolezza delle azioni passate, del contesto presente e delle potenzialità future. 

Tendenzialmente, la mancanza di conoscenza e consapevolezza può portare a degli approcci erronei al lavoro. Tra questi, l’approccio paternalistico e quello passivo. Nel primo caso, sporadicamente, vengono date delle linee generiche da seguire in maniera disorganizzata e senza obiettivi ben definiti. Nel secondo caso, si delegano le attività, senza avere una visione generale, controllata e chiara della situazione iniziale e del percorso intrapreso. Cosa che non consente la corretta misurazione dei risultati. 

La consapevolezza, come dice Jung, deve partire da uno sguardo introspettivo che consente di evidenziare le dinamiche passate, le azioni presenti e la progettualità futura. Si tratta di un approccio necessario per garantire all’azienda una struttura resiliente e una crescita costante nel tempo. 

L’introspezione, dell’individuo, ma anche di una realtà aziendale, può essere complessa. Guardare il proprio riflesso allo specchio può mettere in evidenza ombre del passato, bloccare in un immobilismo determinato dall’incapacità di assumere un altro punto di vista: quello analitico e propositivo che serve a trasformare la Consapevolezza in Cambiamento. 

Consapevoli dei propri limiti, per trovare la strada necessaria a superarli. Ma anche consapevoli dei propri punti di forza, per far emergere quelle caratteristiche uniche che possono fare la differenza all’interno di una strategia di posizionamento sul mercato. 

Si tratta di un principio in cui noi di Crearts crediamo da sempre: è la consapevolezza il vero motore del cambiamento. E solo nel cambiamento può esserci evoluzione. 

Ascolto, vicinanza, collaborazione, sono tutti strumenti che ci hanno consentito di tracciare un percorso di consapevolezza condivisa. Quegli stessi strumenti da cui parte ogni attività di branding.

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